martedì 13 novembre 2012

COME EVITARE LE INTERRUZIONI

Vi è mai capitato di iniziare la giornata pensando che dovesse andare in un modo e poi di ritrovarvi a fare tutt'altro?
Beh, non è difficile perdere il controllo dei propri tempi se si lavora come freelance. Questo a prescindere dal tipo di lavoro che si svolge.

Molto spesso, sommersa dai mille impegni e dalle cose che ti chiedono di fare o dagli imprevisti che immancabilmente mandano all'aria la tua giornata lavorativa, mi ritrovo a cercare consigli su internet su come organizzare la propria giornata e il proprio lavoro.

Bene! Fatta questa premessa, devo farne un'altra: io sono una mamma, quindi tutto ruota intorno a questo. Potrebbe sembrare riduttivo, ma per me non lo è! È qualcosa che ti complica la vita, ma la anima e la rende interessante, più di quanto possano fare mille lavori...

Bando alle ciance, ecco alcuni consigli su come evitare queste famose interruzioni e ottimizzare i tempi:

1) IMPARARE A DIRE DI NO

Quando ti chiedono un favore e tu sei oberata di lavoro, cerca di rispondere "Mi dispiace, non posso! Devo lavorare!" Può essere difficile, e lo dico per esperienza, perché non tutti sanno cosa significa lavorare a casa da freelance... Molto spesso ho desiderato avere un ufficio o lavorare lontano da casa per ovviare a tutto ciò, ma questa è un'altra storia...

2) DELEGARE

Se avete la possibilità di delegare i vostri compiti ad altri, non esitate a chiedere! Fatevi aiutare per accompagnare i vostri figli per le varie attività extra-scolastiche, o delegate il marito/compagno a fare la spesa... Io purtroppo non ci riesco molto bene...

3) SEPARATE LA VITA PRIVATA DA QUELLA LAVORATIVA
Questa è una regola d'oro! Se il vostro ufficio è dotato di una porta, chiudetela. In questo modo riuscirete a isolarvi e a ottimizzare il tempo dedicato al lavoro. Nel caso in cui invece il vostro ufficio è solo una scrivania in una stanza di uso comune, cercate di lavorare quando gli altri membri della famiglia sono impegnati con scuola, lavoro e altre attività!

Ultimamente sto cercando di trasformare la mia postazione lavorativa in una postazione mobile, sfruttando smartphone e netbook. Devo ancora lavorarci, ma forse ce la posso fare! E voi come fate? Riuscite a dire di no? Mi piacerebbe molto conoscere altri pareri, pertanto i vostri commenti sono i benvenuti!

lunedì 6 agosto 2012

Pianificare e organizzare: ci riusciamo veramente??




Prendendo spunto dall'articolo di Maria Antonietta Ricagno

http://www.antotranslation.com/materiali/the-efficient-investment-of-time-by-the-freelance-translator-practical-rules-to-schedule-your-work-day-and-activities

non posso che riflettere sulla mia situazione attuale e sui ritmi di vita quotidiana lavorativa e privata.
Ancora adesso dopo tanti anni di lavoro sento di non riuscire a organizzarmi al meglio...
Sarebbe facile organizzare la giornata tenendo conto solo ed esclusivamente delle ore lavorative e delle consegne quotidiane, ma l'organizzazione non si limita solo a questo aspetto. Bisogna conciliare il lavoro con la vita privata, inclusa la gestione della casa.
Quando si hanno dei bambini in giro per casa e l'ufficio si trova tra le mura domestiche è davvero difficile separare le due cose, non ci si riesce mai veramente, ve lo posso garantire. Sicuramente quando i bimbi sono a scuola si può fare di più, concentrando tutta l'attività più impegnativa in quelle cinque ore del mattino, ma una volta rientrati a casa, bisogna necessariamente interrompere il lavoro e dedicarsi a loro. Tutto ciò se si è scelto di non avere una baby sitter, di seguire i propri figli nei compiti e di trascorrere più tempo possibile con loro. Di conseguenza l'orario di lavoro si riduce a quelle ore mattutine e a qualche ora nel pomeriggio, sera o notte (per chi ci riesce...)! Per quanto riguarda poi la gestione della casa, il discorso non cambia molto... anche qui bisogna conciliare! Se non si ha qualcuno che aiuti in casa, il partner, una persona per le pulizie, bisogna trovare il tempo di fare anche le pulizie domestiche, di cucinare, lavare, stendere, stirare... di fare insomma tutto ciò che fa una casalinga. Come si può far rientrare tutto nei tempi??? Io ci sto ancora lavorando e per ora non mi posso permettere nessun aiuto in casa...

Un'altra cosa che mi chiedo continuamente è: ma i nostri colleghi uomini hanno tutti questi problemi??o è una questione prettamente femminile?
Mi piacerebbe sapere come altre mamme-lavoratrici-freelance-casalinghe riescono a tenere testa a tutto ciò, quindi se volete condividere la vostra opinione siete i benvenuti!!!
Ora vado a preparare il PRANZO!!!

domenica 5 agosto 2012


La crisi e il rinnovamento.

Ogni crisi porta con se' dei cambiamenti, è un modo per ripartire, per analizzare il proprio percorso di vita.
Si può parlare di percorso personale, lavorativo, spirituale... ma l'importante è la reazione! Sì, perché bisogna reagire mettendosi in gioco continuamente, senza mai dare nulla di scontato, senza lasciarsi andare a una routine sterile e infeconda.
Anche la crisi economica che stiamo vivendo negli ultimi anni deve farci riflettere, per portarci a un cambiamento radicale della nostra società e delle regole dell'economia. Certo non sono un'esperta di economia, ma penso che riducendo gli sprechi e reinventandosi un lavoro, o dedicandosi all'autoproduzione qualcosa si possa ancora fare. Non si deve assolutamente perdere la speranza e bisogna rimboccarsi le maniche, senza scuse! Solo così, forse potremo sperare di dare un futuro migliore ai nostri figli.
Girovagando in rete, da un po' di tempo, trovo e leggo sempre più blog dedicati al movimento della decrescita felice, il downshifting.
È sicuramente un segnale negativo di forte crisi, perché molti sono obbligati a scegliere uno stile di vita più frugale e completamente diverso da quello che conducevano in precedenza. Non bisogna però assolutamente sottovalutare la ventata di novità che rappresenta questo movimento.

Ma cos'è il downshifting?

Dal MACMILLAN DICTIONARY:

          ...to change to a different job or way of life, so that you have      
          less money and responsibility but more satisfaction and 
          happiness... 

Traduzione per i non anglofoni:

...cambiare lavoro o stile di vita, in modo da avere meno soldi e responsabilità, ma con maggiore soddisfazione e felicità...

 In poche parole significa ridurre, rallentare il ritmo lavorativo per riuscire finalmente ad apprezzare le cose più semplici. Una vita non più guidata dal consumismo, né dominata dallo stress, ma la scelta di un consumo ragionato e consapevole. Il cambiamento può essere obbligato o avvenire per scelta. Molti potranno dire che non ha senso ridurre e vivere in ristrettezze se si hanno a disposizione abbastanza soldi per continuare a spenderli, ma è tutta una questione di scelte e di coscienza e rispetto di noi stessi, degli altri e last but not the least dell'ambiente.